Silenzi D’Autore |
Pietro Cabras |
Critica: Alba a Nora |
Alba a Nora Olio su tela 2006 |
Un’alba nuova su un mondo vecchio.
Un mondo vecchio nato duemilaottocento anni fa ad opera dei fenici, acquisito e trasformato dai cartaginesi, conquistato e rifinito dai romani, devastato dalle incursioni piratesche tanto da costringere gli abitanti norensi ad abbandonare la città.
Così, dopo una notevole storia di scambi commerciali con i maggiori porti del mediterraneo, la città devastata dal mare e dal tempo, torna al suo silenzio, conservando come in uno scrigno le vestigia del tempo che fu. Ultima guardia la cinquecentesca torre spagnola sul promontorio.
…..Maestro, questo hai cantato con i tuoi colori trasparenti e delicati:
Il sole che appare dal mare con il suo eterno raggio, quasi per incanto e improvvisamente, a dare forma con varie tinte alle diafane nubi che velano il cielo, inondando di riflessi e spazzando via con l’impalpabile nuova atmosfera la brumosa aria marina che regnava e avvolgeva il promontorio con la sua torre, l’isolotto, le rovine e l’anfiteatro, scavate e ripulite da attentissima mano d’archeologo.
Davanti a questo dipinto, pure nella ricerca attenta e indagatrice dei particolari, l’occhio prova un senso di riposo, che è dovuto all’armonia dell’insieme e alle proporzioni degli elementi.
Che finezza! E che dolcezza di esecuzione!
Si conferma la piena maturità dell’artista.
Luigi Collu |