Silenzi D’Autore

Pietro Cabras

Critica: La Strada

L’autore trae ispirazione da un paesaggio sardo per dipingere un compendio allo stesso, in cui il giallo arido della terra si confonde col verde della macchia mediterranea. E’ l’emozione di un istante nella quiete campestre.

 

La terra d’origine pare, dunque, essere la musa ispiratrice dell’artista: Egli ritrae un sofferto e malinconico limbo, arido e forte allo stesso tempo, nel quale perdersi  per poi ritrovarsi lungo un selciato. Questi non è altro che un cammino,al centro del quadro, l’unico che attraversi le landa isolana: ben confinato al di là dei suoi muretti a secco, eppure rudimentale e impreciso.

 

Di ossimoro si tratta.

Infatti le forme tondeggianti del suolo, solcate dal tracciato, richiamano il mare: anch’esso deserto di parole e oasi del pensiero. cui la sera non scenderà mai ma perenne, un infinito leopardiano in cui la sera non giungerà mai in prospettiva vi è l’ orizzonte: non più piatto, bensì ondulato, come mosso dai venti.

Un giorno perenne, un infinito leopardiano su cui la sera non scenderà mai.

 

Gaetano D’Arienzo

La Strada

Olio su tela,

1978.