Silenzi D’Autore

Pietro Cabras

Critica: La Donna del Canneto

Donna del Canneto

Olio su tela,

1978.

Gli occhi fissi a terra

profondamente pensosi

e sottomessi

alla sorte che l'ha voluta misera e derelitta,

la vecchierella provata dalla vita,

vestita di nero

con lo scialle del lutto a confinare il dolore perenne

( forse è vedova, forse è sopravissuta ai figli! Chissà..),

palesemente sola,

cerca di passare l'inverno cercando un illusorio calore

con il fuoco delle canne raccolte,

fuoco inutile e breve.

 

Questa tela suscita il sentimento dell'amore (Agapè) che ci fa prossimi a chi è nella sofferenza, nella malattia, nell'indigenza, nei senza tetto, nei rifugiati, negli abbandonati...così come lo suscitò il sofferente aggredito e malmenato nel Buon Samaritano che pur non conoscendo intervenne in soccorso del misero.

I ciottoli del gretto suggeriscono l'aridità dell'ambiente in cui si muove la vecchierella, ma le cime verdi del canneto indicano che per essa un filo di Speranza continua ad esistere.

 

 

Luigi Collu