Silenzi D’Autore

Pietro Cabras

Critica: La Signora della Notte

La Signora della Notte

Olio su tela

1978

Tutto è fermo e tace nella notte che sembra materializzarsi sotto i tratti di decise e ferme pennellate che alte ed elevate  vanno a trasformarla in una pesante parete di pietra.

 

La notte è in quest'opera un muro ostile che non offre vie di fuga, è rigida e spigolosa proprio come il velo che ricopre il volto della Signora, - ricorda la consistenza del granito che avvolge altre donne dell'artista- come trappola  richiude nelle labbra un lamento, un grido,una supplica.

 

Il tratto del pennello s'irrigidisce ed il velo diventa pietra dura contro la ferma parete della notte.

 

Solo nello sguardo tutto si muove.

 

Gli occhi non possono esser taciuti, gli occhi esprimono, trasmettono ...paura, supplica, perdono...sono l'unica voce nel buio silenzioso,  e parlano con intensità  ad una luce che come una salvezza è  finalmente arrivata lì dinanzi a illuminarli.

Ora la luce irrompe e rischiara il volto, lasciando l'oscurità della notte alle spalle; negli occhi tutto si muove, le emozioni emergono con  dirompenza nello stesso istante....sorpresa, un pianto che sta per nascere,speranza,futura libertà,paura che esplode.... tutte insieme rompono gli argini del velo di pietra e della notte muraria per confidarsi con dolcezza ad una luce che solo alla Signora della Notte è dato vedere, la cui origine noi potremmo solo intuire e immaginare.

 

A noi resta  il mistero... della donna,della notte,della silenziosa pietra e della luce nell'oscurità.

 

 

 

Sandra Branca